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‘Zoom zombie’: chi si mette alla guida dopo una videoconferenza è più distratto

‘Zoom zombie’: chi si mette alla guida dopo una videoconferenza è più distratto

Stanchi e disattenti, proprio come zombie.

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Una nuova categoria di persone sta affollando le strade dopo un anno di pandemia globale, i cosiddetti zoom zombie: donne e uomini, giovani e vecchi, che dopo aver passato la mattinata o diverse ore in videochiamata sono distratti ed esausti alla guida, quindi potenzialmente pericolosi.

Il rapporto sulla guida distratta realizzato dell’azienda americana di assicurazioni Root insurance sostiene, infatti, che il 54% degli automobilisti statunitensi che si sono messi al volante o in moto subito dopo aver utilizzato una piattaforma di videoconferenza dice di avere avuto difficoltà a concentrarsi sulla strada.

Analizzando più di 965 milioni di chilometri percorsi dai 1.819 conducenti adulti statunitensi dai 18 anni in su che hanno completato il test drive, dal report dell’azienda è emerso, oltre all’effetto zoom zombie, che l'età della persona al volante influisce sulla capacità di concentrazione alla guida. Più sono giovani più è alta la percentuale di distrazione.

Questo perché “il Covid ha cambiato radicalmente il modo in cui interagiamo con i nostri veicoli”, sottolinea il fondatore di Root Insurance, Alex Timm. Rilevanti, infatti, la dipendenza nei confronti della tecnologia che nell'ultimo anno è aumentata notevolmente, mentre è calato il nostro uso dell'automobile per via dei vari lockdown e dello smartworking. Il report dell'azienda evidenzia la crescita dell'uso degli schermi: il conducente americano medio nel 2020 ha utilizzato il proprio telefono una volta ogni nove chilometri.

Fonte: mashable.com


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