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Roma, il cartello al bar: 'Vietato parlare di Coronavirus'

Roma, il cartello al bar: "Vietato parlare di Coronavirus"

Un'idea apprezzata da molti.

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È vietato parlare di coronavirus”. E tra parantesi, “possibili scenari, veggenze su prossimi dpcm, virologia”. È quanto scritto su un foglio che campeggia da giorni sopra alla macchinetta del caffè del bar Feeling, zona Ponte Galeria, a Roma. “Argomenti di discussione – si legge ancora – attualità, gossip, storia, cultura generale”. Non mancano neppure i suggerimenti sui possibili temi da affrontare mentre si sorseggia una fumante tazzina di espresso : “Chi vincerà il GFVIP?”. Oppure “chi è più matto … Nina Moric o Fabrizio Corona?”, “Mark Cartagirone esiste davvero?”. E poi ancora “ma alla fine perchè i 33 trentini dovrebbero entare a Trento trotterellando?”.

Domande goliardiche e spunti di riflessione rielaborati in chiave comica, segnano il bisogno di “leggerezza” per chi ogni giorno sforna brioche calde e prepara caffè e cappuccini. “L'iniziativa – spiega Cristina Mattioli, 35 anni e da 14 titolare del locale - è nata come un gioco e vuole essere un invito a parlare di tutto, fuorché di Covid, decessi e casi positivi in aumento”. Apprezzata da molti l’idea. “I clienti sono entusiasti – ammette -.

Fonte: repubblica.it


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