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RADIOPOST ESTATE - Ecosessualità, fare l’amore con la Natura: la “perversione” che spopola anche in Italia

RADIOPOST ESTATE - Ecosessualità, fare l’amore con la Natura: la “perversione” che spopola anche in Italia

La chiamano “ecosessualità”. Ed è la nuova tendenza – o perversione, secondo alcuni – che sta spopolando in questi anni anche alle nostre latitudini. In cosa consiste? Cos’è?

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Lettaralmente significa fare sesso con la natura. Nella pratica: accoppiarsi con il proprio partner rotolandosi nudi nell’erba, tra le piante, semmai vestiti di sole foglie, come Adamo ed Eva. Nel casi più estremi, raggiungere un orgasmo con un albero o con i fiori. Una stramberia che sta andando molto di moda, soprattutto con l’arrivo della stagione privamerile.

A quanto pare, però, l’ecosessualità non è soltanto una stranezza, ma una vera fiolosifa di vita. Per gli ecosessuali la Terra è un’entità viva, un vero e proprio amante dotato di una carica erotica travolgente con cui fondersi del tutto in una sorta di “panismo” sfrenato. Pare che questo modo di fare sesso inclusivo di muti ma focosissimi elementi naturali, sia nato durante l’Ecosex Symposium del 2010, quando a San Francisco esperti, docenti, sessuologi accomunati dall’amore per l’ambiente, si sono ritrovati concordi con le artiste e attiviste Annie Sprinkle e Elizabeth Stephens nel delineare questo particolare orientamento.

Secondo una ricercatrice dell’università del Nevada che sta studiando il tema, l’ecosessualità è d’altronde qualcosa di nettamente diverso da altri movimenti sociali. Si concentra sul piacere e sull’atteggiamento personali piuttosto che sulle proteste o su fini politici palesi. E ci sono persino luoghi fisici indicati dagli appassionati del genere per praticarlo e consumare amplessi con Madre Natura. In Australia, ad esempio, si impartiscono su una spiaggia lezioni di ecosessualità: niente letti e lettini. Tutto all’aria aperta.



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