Prezzi stellari e caos sui “travel pass”: le vacanze estive 2021 rischiano di essere per pochi

Per due ragioni: la domanda repressa, che porterà ovviamente a un aumento delle richieste e quindi dei costi dei biglietti, e il minor numero di voli che le compagnie aeree opereranno, a causa delle restrizioni ai viaggi.

A prospettare questo scenario, in un’intervista alla Bbc, è stato il numero uno di Booking.com Glenn Fogel, secondo cui, nonostante la domanda in crescita, l’incertezza fa sì che le aviolinee siano piuttosto restie ad aumentare il numero degli aerei in servizio. “Tantissima gente desidera tornare a viaggiare, ma quello che vogliamo tutti è che si possa fare in sicurezza”, ha spiegato. E questo avrà un impatto notevole sulle tariffe, come ha confermato l’analista John Grant, del data provider specializzato OAG. “Tutto ciò porterà nel breve termine a un aumento della domanda repressa e della cosiddetta ‘revenge spending’, cioè la spesa per acquisti consolatori, frequenti dopo una crisi. Così gli algoritmi usati dalle compagnie aeree registreranno un picco della domanda e adatteranno i prezzi di conseguenza”.