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Più incubi a causa della pandemia: perché giovani e donne sono le categorie più colpite.

Più incubi a causa della pandemia: perché giovani e donne sono le categorie più colpite.

Insonnia, frammentazione del sonno, ritardo nell’addormentarsi, ma soprattutto incubi.

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Sono questi i sintomi che sempre più persone stanno riscontrando nell'ultimo anno. La pandemia ha portato più ansie, dolori e preoccupazioni, influendo così sul benessere che dovremmo trarre dal sonno e di conseguenza anche sulla qualità della vita diurna.

"Non si tratta di un condizione da sottovalutare, perché l'epidemia da coronavirus deve essere considerata al pari di grandi traumi, come quelli dei veterani di guerra o dei sopravvissuti ai disastri naturali", sottolinea il professore Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura per i disturbi del sonno Onlus.

"Nell’ultimo anno abbiamo riscontrato un progressivo aumento dei disturbi del sonno, di circa il 20-25%. Per la maggior parte attribuibili a persone che già avevano delle difficoltà nel dormire (circa il 10% della popolazione nel nostro Paese), ma questa situazione ha notevolmente peggiorato le loro condizioni", spiega Peverini.

I più colpiti? Studenti universitari e giovani precari

Un dato preoccupante è quello che riguarda la categoria dei ragazzi tra i 16 ai 30 anni. Da soli o accompagnati dai genitori, cresce il numero di ragazzi che per la prima volta avvertono problematiche nel dormire bene e chiedono per questa ragione l'aiuto di un medico.

Fonte: Mashable Italia


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