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Perché il marito tradito è chiamato cornuto?

Perché il marito tradito è chiamato cornuto?

Non è chiaro il motivo per cui le corna sono simbolo dell’infedeltà coniugale.

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Qualcuno suggerisce che l’aggettivo cornuto, nel senso di tradito, derivi dal maschio della capra (detto anche becco: da qui le espressioni “far becco”, “essere becco”) la cui compagna è nota per la disinvoltura con cui cambia partner.

Però nell’antichità le corna erano simbolo di virilità, coraggio, audacia: gli dei venivano rappresentati con le corna sul capo e per imitazione i regnanti le inserivano nei loro diademi. Anche i guerrieri ornavano con le corna di capro i loro cimieri. Non è chiaro perché le sorti di questa parola siano così fortemente mutate coi secoli.

Molti studiosi hanno cercato di capire dove e quando l'espressione "avere le corna" e l'aggettivo cornuto hanno cominciato ad avere il significato ingiurioso attuale.

Secondo alcuni, fu a Costantinopoli al tempo dell'imperatore Andronico Comneno. Si narra che il terribile imperatore bizantino fosse spietato con i suoi sudditi, imprigionasse chiunque lo avversava e rapisse le mogli per tenerle come concubine, facendo poi appendere sulle case dei poveri mariti, per scherno, delle teste di cervo, come simbolo della preda cacciata.

Quando nel 1185 i soldati del re Guglielmo II di Normandia, diretti a Costantinopoli, arrivarono a Salonicco chiesero spiegazioni su quelle teste cornute appese sui muri della città, venendo a conoscenza della storia di Andronico. Portarono così l'espressione "mettere le corna" in Sicilia e da lì il modo di dire si è poi diffuso in tutta la penisola.

Fonte: focus.it


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