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Per i bambini la fase due dell'emergenza potrebbe essere peggiore del lockdown

Per i bambini la fase due dell'emergenza potrebbe essere peggiore del lockdown

I bambini della generazione Alpha, quella dei nati dopo il 2010, vivono a causa del Coronavirus un'esperienza che potrebbe segnare a lungo la loro vita.

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Trascorrere due mesi dell'infanzia chiusi in casa con una pandemia fuori. Uscire e vedere tutti con la mascherina, tesi a evitare al massimo i contatti umani. Vedere i genitori agitati di fronte alle notizie dei telegiornali. Rinunciare per molto tempo alle feste con i compagni di classe delle elementari. Non andare a scuola. I bambini della generazione Alpha, quella dei nati dopo il 2010, vivono a causa del Coronavirus un'esperienza che potrebbe segnare a lungo la loro vita.

Ogni generazione ha i suoi eventi traumatici. I millennial, nati fra i primi anni Ottanta e la metà dei Novanta, sono cresciuti con l’attentato alle Torri Gemelle a New York e hanno cercato di trovare lavoro nel pieno della crisi economica. La generazione Z (i nati fra la metà degli anni Novanta e la fine dei 2000) non dimenticherà con tanta facilità questi mesi. Ma i bambini di oggi potrebbero essere la generazione traumatizzata dal Coronavirus. Tanto è vero che secondo il professor Steven Taylor, autore del libro The Psychology of Pandemics, questa pandemia potrebbe lasciare danni alla psiche di lungo periodo.

"Questo periodo si configura come un evento potenzialmente traumatico per i bambini, ma non traumatico di per sé", chiarisce la dott.ssa Maria Maggi, psicologa psicoterapeuta, "perché subito dopo aver vissuto un evento traumatico il cervello va incontro ad una serie di reazioni di stress fisiologiche, che nel 70-80% dei casi tendono a risolversi naturalmente senza un intervento specialistico. Importante è quindi fare le cose giuste per loro in un momento difficile come questo, così da avere meno ricadute nel futuro".

Fonte: Mashable Italia


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