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Librerie in crisi, oltre 2300 chiuse negli ultimi 5 anni: “È la Caporetto della cultura”

Librerie in crisi, oltre 2300 chiuse negli ultimi 5 anni: “È la Caporetto della cultura”

Secondo il Presidente dell’Associazione Librai Italiani, Paolo Ambrosini, sono 2300 le librerie chiuse negli ultimi cinque anni nel nostro Paese. Da tempo è ferma in Parlamento una proposta di “legge sul libro” che potrebbe sostenere un settore in crisi: “E intanto le librerie chiudono, si perdono posti di lavoro e si bruciano progetti d’impresa.”

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Una crisi economica e culturale. Da ogni lato la si prenda, la notizia delle 2300 librerie chiuse in 5 anni in Italia è una brutta, bruttissima notizia. A denunciarlo è il Presidente dell’Associazione Librai Italiani, Paolo Ambrosini, che di fronte all’ennesima chiusura di una libreria, la Feltrinelli International di Roma, ha dato i numeri relativi allo stato del settore librario. Aggiungendo poi una severa critica nei confronti del governo e della maggioranza parlamentare, considerato che dall’estate scorsa è ferma al Senato una proposta di legge sulla promozione della lettura e dei libri su cui in tanti, soprattutto tra i piccoli e medi librai, avevano poggiato un bel po' di aspettative.

L'inizio del 2020, in questo senso, ha già visto manifestarsi una vera e propria "Caporetto" della cultura. Tanti, come ad ogni inizio anno, gli esercizi commerciali che chiudono i battenti, ma l'emorragia nel settore librario davvero sembra stagliarsi con maggiore evidenza. A Milano ha chiuso la libreria all’interno dell’ospedale Niguarda, a Ragusa la libreria Paolino, a Torino la libreria Comunardi.

C'è poi il caso-Roma. A fine novembre, dopo il secondo incendio, La Pecora Elettrica ha deciso di non riaprire la sua serranda. Nello stesso mese è arrivato anche l’annuncio della chiusura della storica Libreria del viaggiatore che a partire dal 31 dicembre è rimasta chiusa. Proprio nella Capitale il 2020 è iniziato nel peggiore dei modi perché Roma perde un altro caposaldo della cultura letteraria: La Feltrinelli International.

Da Nord a Sud, insomma, non sembra esserci pace per le librerie italiane. Ed è per questo che la denuncia di Paolo Ambrosini sulla proposta di legge di promozione dei libri e della lettura è ancor più un atto di denuncia grave dell'immobilismo dei nostri governanti, incapaci di reagire alla vera e propria ecatombe culturale e stretti dalle pressioni dei grandi gruppi editoriali e dai colossi distributivi dell'on line.

Fonte: fanpage.it


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