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L’allarme, scuole troppo rumorose: salute dei docenti a rischio, didattica ko

L’allarme, scuole troppo rumorose: salute dei docenti a rischio, didattica ko

Sarà capitato a tutti di avere difficoltà a concentrarsi quando si è circondati da un rumore fastidioso, voci o urla. Lavorare, studiare o anche solo scrivere in un ambiente rumoroso, infatti, può essere complicato e se in un ufficio è più facile ottenere silenzio, non si può dire la stessa cosa di una classe piena di bambini dai 6 ai 10 anni. Gli esperti lanciano un allarme proprio sul legame tra l’eccesso di decibel nelle scuole italiane e la riduzione delle capacità di apprendimento dei bambini.

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Nelle classi del nostro Paese, infatti, a causa del brusio, delle chiacchiere, dello stridere del gesso sulla lavagna, delle sedie e dei banchi che strisciano sul pavimento si superano spesso e volentieri i 70 decibel.

Studi recenti dimostrano che un eccesso di rumore può impattare negativamente sul rendimento degli allievi, non solo diminuendo le loro capacità mnemoniche, ma peggiorando anche la loro comprensione dei testi e delle lezioni.

Forse è per questo che oggi quasi 1 adolescente su 5 convive con un disturbo uditivo da rumore che, se non identificato e trattato, si associa a scarsi risultati scolastici e nel lungo periodo potrà tradursi in basse performance lavorative e quindi in minori opportunità professionali.

Secondo Claudia Aimoni, professoressa del Dipartimento di Scienze biomediche e chirurgico specialistiche dell’Università di Ferrara, “l’importante oggi è abbassare i decibel nelle scuole”. In che modo? Per esempio si può incentivare l’uso delle lavagne elettroniche e posizionare feltrini sotto le sedie e i banchi, ma anche educare i bambini a tenere un volume di voce medio-basso e, per quanto riguarda le maestre, cercare di non urlare per sovrastare il brusio dei bambini.

Fonte: oggiscuola.com


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