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La tribù dove il nome dei bambini è una canzone

La tribù dove il nome dei bambini è una canzone

La cosiddetta ‘canzone del bambino’ è una tradizione molto bella che si tramanda anche in alcune tribù dove ad esempio, una donna che scopre di aspettare un figlio compone una canzone che nasce dalla gioia di diventare mamma.

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C’è un villaggio indiano dove i bambini non vengono chiamati con il loro vero nome, ma con una melodia unica e mai uguale alle altre.

A Kongthong, un remoto villaggio indiano questa tradizione va avanti da secoli, ma con brani unici.

Secondo The Better India, l’uso di melodie come nomi sembra avere le sue origini nel folklore, con la convinzione che “se gli spiriti invisibili delle foreste sentono chiamare il nome di qualcuno, ciò fa ammalare la persona”.

In alcune tribù africane,invece, quando una donna è incinta, va nella foresta insieme ad altre donne e insieme pregano e meditano per comporre la cosiddetta canzone del bambino, ovvero una melodia ispirata alla natura che verrà cantata da tutta la tribù alla nascita.

Ma non solo, essendo una melodia intima, la canzone accompagnerà tutti i momenti più importanti della vita: nel passaggio dall’infanzia all’adolescenza e poi all’età adulta, durante il suo matrimonio e poi infine come addio durante il funerale.

Perfino se si commette un crimine: la persona entra a far parte di un rituale. Chiamato al centro, tutti cantano la sua canzone perché la tribù non ha come obiettivo quello di condannare o schernire, ma quello di far riflettere colui che ha sbagliato ricordandogli da dove viene attraverso il canto.

Fonte: Greenme


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