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In Corea del Sud non fare nulla è diventato uno sport agonistico.

In Corea del Sud non fare nulla è diventato uno sport agonistico.

Non fare nulla è diventato un vero e proprio sport agonistico nella città di Seul, in Corea del Sud. Ogni anno dal 2014 circa 70 persone si riuniscono per una gara di sguardi nel vuoto in cui non si può parlare o anche solo controllare il cellulare per vedere l’ora. Per partecipare, migliaia di persone si candidano e aspettano di essere scelte dalla giuria.

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Non fare nulla adesso è un vero e proprio sport agonistico. Succede a Seul, in Corea del Sud, dove in una delle città più trafficate e in movimento del pianeta, la nullafacenza è una competizione nazionale. Lo scopo è quello di non fare nulla il più a lungo possibile. La competizione Space Out si tiene a Ichon Hangang Park. Una volta all'anno si svolge un raduno di circa 70 persone che si fermano a guardare nel vuoto in una competizione agonistica. Il creatore della competizione è un artista, WoopsYang, che ha dato vita all'evento nel 2014. Un modo, spiega, per evidenziare quanto le persone possano tratte beneficio dalle pause.

I partecipanti devono guardare nel vuoto il più a lungo possibile senza perdere la concentrazione e senza addormentarsi sul posto. Non si può parlare o controllare il telefono per vedere l'ora. Chi gareggia non deve fare niente di niente e la competizione, dal 2014, è diventata così popolare che chi partecipa viene selezionato tra migliaia di candidati che combattono per aggiudicarsi uno dei 70 posti del raduno. L'incontro dura 90 minuti e chi compete viene monitorato anche da un punto di vista medico per tutta la durata della gara. La frequenza cardiaca viene misurata ogni 15 minuti.

Il vincitore è colui che riesce a mantenere la frequenza cardiaca più stabile dando segno di giovare, appunto, di una lunga pausa lontana da dispositivi elettronici, pensieri e qualunque tipo di attività per scandire il tempo.

Fonte: fanpage.it


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