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Il Convitto Cicognini di Prato cambia format al ‘Ballo delle debuttanti’: sì alle coppie gay. Ma gli studenti si spaccano

Il Convitto Cicognini di Prato cambia format al ‘Ballo delle debuttanti’: sì alle coppie gay. Ma gli studenti si spaccano

I ragazzi del convitto “Cicognini” di Prato si dividono sulla questione dell’apertura alle coppie gay al gran ballo.

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Dopo l’ok unanime del consiglio d’amministrazione della scuola e l’approvazione a maggioranza (78,7%) del collegio dei docenti alla possibilità di avere gay o lesbiche in pista al “Ballo delle debuttanti”, gli studenti hanno rimesso in discussione tutto: il 49,9% degli allievi ha votato a favore del ballo “aperto a tutti/e le coppie liberamente formate” mentre il 50,1% ha detto sì al format classico “del ballo di sala” che prevede una coppia danzante con un uomo e una donna. Oggi, a decidere in maniera definitiva sulla questione sarà il collegio docenti, riconvocato dalla dirigente Giovanna Nunziata che prima di dare il via libera a nuove regole ha voluto prendere in considerazione il parere di tutti attraverso una votazione.

Il caso è nato nei giorni scorsi, quando l’Arcigay Prato-Pistoia “L’asterisco” ha denunciato un caso di discriminazione al “Cicognini”, puntando il dito contro la scelta di non far partecipare un’alunna con la propria fidanzata. Questione di regolamento. Da sempre al convitto si è fatto così: all’evento di fine anno scolastico hanno partecipato coppie eterosessuali o comunque formate da un ragazzo e una ragazza. A spiegare il caso, sulla stampa, è stata la preside che, pur aprendo alla possibilità di un cambiamento delle regole, ha rimandato la decisione a settembre per avere il tempo di far maturare una scelta. Nunziata ha parlato di “precise procedure da seguire”. Una questione arrivata sul tavolo del ministro Patrizio Bianchi, che ha dato mandato ai suoi uffici di contattare la preside e chiedere un’accelerata dell’iter per modificare il regolamento. La dirigente ha spiegato all’ufficio scolastico regionale come sono andati i fatti e quali sono le sue intenzioni ma non si è tirata indietro nell’adempiere alla richiesta che arriva da Roma: ha convocato in fretta e furia il Cda e ottenuto il via libera unanime a dare una svolta alla tradizione.

Ha chiamato in causa il collegio docenti che, seppur con qualche distinguo (21,3%), si è allineato alla decisione del Cda. Infine, ha sentito i ragazzi e qui è arrivata la sorpresa: gli studenti si sono divisi esattamente a metà. Il capo del convitto oggi tornerà a dare la parola al parlamentino della scuola che si esprimerà in maniera definitiva sulla vicenda. “L’unica cosa sulla quale sono tutti d’accordo – ha detto la dirigente a ilfattoquotidiano.it – è che si chiamerà ballo di fine anno. I ragazzi hanno votato con maturità, dando una lezione agli adulti. Sia chiaro: nessuno nella nostra scuola è omofobo ma la scelta dev’essere meditata e condivisa da tutti senza alcuna strumentalizzazione”. Nonostante le critiche arrivate anche dalla ministra alle Pari opportunità e famiglia Elena Bonetti che sul quotidiano Il Tirreno ha definito “inaccettabile che possano esserci delle regole che impongono alle ragazze di dover partecipare accompagnate”, la preside è convinta di una cosa: “Tutto si può cambiare, solo le statue non modificano idea ma il format finora è quello del ballo spettacolo dove normalmente ci sono in pista un uomo e una donna. A questo punto comunque ho deciso che sarà il collegio docenti a dire l’ultima ma alla luce del parere dei ragazzi che va tenuto in considerazione”.

Fonte: ilfattoquotidiano.it


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