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Gas e luce, il governo studia gli aiuti. Il pressing dei partiti

Gas e luce, il governo studia gli aiuti. Il pressing dei partiti

l costo medio dell'energia sopra 740 euro al MWh. L'allarme di Federalberghi.

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Si terrà il 9 settembre il consiglio straordinario dei ministri europei dell'energia.

Lo ha annunciato alla televisione ceca il ministro Josef Sikela della Repubblica Ceca, presidenza di turno del semestre Ue.

Scende sotto quota 280 euro al MWh il gas naturale sulla piazza di Amsterdam.

E sale a 740 euro al MWh il costo medio dell'energia fissato per oggi in Italia. Sabato scorso il costo medio dell'energia in Italia era stato fissato a 713,69 euro.

Il governo sta facendo una prima complessa ricognizione per il reperimento dei fondi da utilizzare per i nuovi aiuti alle famiglie ed alle imprese contro il caro energia. Una partita difficile e piena di incognite perché al momento, si spiega in ambienti dell'Esecutivo, non c'è ancora una idea precisa su come recuperare i soldi necessari dopo un intervento pesante fatto con il decreto aiuti bis di oltre 14 miliardi di euro. Sicuramente non si interverrà con uno scostamento.

LE PROPOSTE DEI PARTITI - "Viviamo un'emergenza energetica e per le famiglie e le imprese servono risposte forti. Noi proponiamo un contratto luce sociale per darla gratis fino al 50 per cento per le famiglie con redditi medio bassi, mentre per la parte eccedente prezzi calmierati e raddoppio degli sconti alle imprese". Lo dice Giuseppe Provenzano, durante la presentazione a palermo dei candidati siciliani alle Politiche. "Bisogna fare pagare gli extra profitti, perché è qualcosa di vergognoso e immorale che aziende che hanno guadagnato grazie all'aumento dei costi dell'energia, anche a causa di molte speculazioni, in questo momento non non li stanno pagando", dice Provenzano, vicesegretario nazionale del Pd. "Sono convito - spiega - che le risorse vadano prese anche dagli extra profitti, proprio per fare quello che noi abbiamo proposto: se vogliamo scorporare il prezzo del gas, che è aumentato, dal costo dell'energia e far pagare il costo della produzione - le fonti rinnovabili vengono prodotte a un sesto, un decimo rispetto al prezzo del gas - ebbene, noi abbiamo l'esigenza di recuperare delle risorse che servono a compensare gli aumenti del gas per le famiglie e per le imprese prendendoli proprio dagli extra profitti delle aziende energetiche".

"Lo vogliamo fare fissando un tetto nazionale al costo dell'energia, un tetto europeo al prezzo del gas e scorporando il prezzo del gas cresciuto a dismisura. È singolare che chi ha fatto cadere Draghi, oggi si rivolge a lui in ginocchio". "Tutti gli extragettiti che provengono dalla speculazione e dagli aumenti dell'energia devono essere necessariamente reinvestiti in famiglie ed imprese", dice Luigi Di Maio proponendo contro l'emergenza bollette "un decreto di emergenza non appena arrivati al governo da approvare subito. Un taglia bollette che consenta alle piccole imprese fino alla fine dell'anno di vedersi pagato dall'Stato l'80% delle bollette e che varrebbe circa 13,5 miliardi di euro". "Vale la pena farlo. Se chiudiamo le imprese il danno è ancora maggiore", dice a La Stampa Online. "L'Europa deve far ascoltare la propria voce sia con Gazprom, sia con il Ttf, la Borsa virtuale dove si decide il prezzo ad Amsterdam va chiusa come si fa quando c'è un eccesso di rialzo o ribasso nelle altre Borse", afferma Antonio Tajani (Fi).

L'ALLARME DI FEDERALBERGHI - "Le aziende, che con grande fatica stavano tentando di rimettersi in marcia dopo due anni devastanti, sono di nuovo in debito di ossigeno e non riescono a pagare le bollette. Sinora gli alberghi hanno resistito, ma guardiamo con preoccupazione a quel che potrà accadere nei prossimi mesi, con il prezzo dell'energia che continua a crescere e le condizioni generali del mercato a dir poco incerte, tra inflazione galoppante e avvisaglie di recessione". È questo il grido d'allarme lanciato da Bernabò Bocca, presidente degli albergatori italiani, alla lettura dei risultati di un'indagine condotta dal centro studi di Federalberghi, che ha esaminato nel dettaglio le bollette emesse da 15 gestori, relative a un campione di oltre 2.000 camere d'albergo, di tutte le regioni italiane.

La bolletta energetica degli alberghi italiani ha raggiunto il livello record di 3,8 miliardi di euro, con un costo medio di circa 120.000 euro per ciascuna struttura (94.000 per l'energia elettrica e 26.000 per il gas), che aumenta con progressione geometrica. In media, il conto del mese di luglio 2022 è risultato più che triplicato rispetto a luglio 2021. Significa che oltre il 18% del volume d'affari del settore viene assorbito dal pagamento delle forniture di energia elettrica e di gas.

ALCUNE MISURE ALLO STUDIO DEL GOVERNO - Sul credito d'imposta per le imprese energivore e gasivore, che è in vigore fino a settembre, si valutano due ipotesi: o la proroga fino al termine dell'anno o un aumento dell'aliquota. Probabilmente saranno prorogati gli sconti sui carburanti in scadenza il 20 settembre, mentre ci sarebbero diversi dubbi, anche di carattere tecnico, sulla possibilità di un intervento per la cassa integrazione a favore dei lavoratori delle imprese che devono fermare o ridurre la produzione a causa del caro energia. Sul versante delle famiglie potrebbe essere potenziata la rateizzazione delle bollette.

Sullo sfondo, tra le ipotesi, c'è ancora chi insiste sull'aumento della tassa sugli extraprofitti delle imprese dell'energia. Una ipotesi che rimane comunque una strada piena di ostacoli.

Altri ragionamenti riguardano l'eventuale contenitore delle nuove misure. Si parla di un nuovo decreto ma anche di un emendamento proprio al dl aiuti bis che dovrebbe arrivare in Aula al Senato, per la conversione in legge, il 6 settembre.

Fonte: ANSA


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