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E’ tempo di Carnevale, scopriamo insieme l’origine dei Coriandoli? Chi ha inventato i piccoli dischetti colorati?

E’ tempo di Carnevale, scopriamo insieme l’origine dei Coriandoli? Chi ha inventato i piccoli dischetti colorati?

I Coriandoli sono piccoli dischetti di carta di diversi colori che vengono lanciati in aria o sulle persone durante il Carnevale. Sono spesso abbinati alle stelle filanti. Ma come sono nati? Chi li ha inventati? Qual è l’origine dei Coriandoli?

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Ecco come sono nati: verso la fine del 1500 i confetti erano chiamati coriandoli perché venivano realizzati ricoprendo di zucchero i semi del coriandolo e non le mandorle come si usa fare oggi.

Questi dolcetti venivano regalati durante i matrimoni o lanciati sulla folla dalle carrozze e dai carri in sfilata durante il Carnevale insieme a fiori, arance, granturco…
Durante il Rinascimento, anche per risparmiare un po’, si iniziò a tirare palline di carta o gesso colorate, che continuarono a essere chiamate coriandoli.
Solo nel 1875 si adottarono i dischetti di carta grazie a un ingegnere di Milano, Enrico Mangili.
Egli infatti commercializzò i dischetti di scarto provenienti dagli allevamenti di bachi da seta. Questi dischetti ebbero subito un enorme successo in quanto poco costosi e molto facili da realizzare.

Esiste però un altro ingegnere, Ettore Fenderl, che rivendica l’invenzione del coriandolo. Il Dr. Fenderl dichiarò in un’intervista alla RAI nel 1957 che se li inventò un Carnevale di fine secolo. Infatti, non avendo abbastanza soldi per comperare i coriandoli di gesso allora in uso, ritagliò dei piccoli pezzettini carta colorata e si mise a lanciarli per festeggiare Carnevale con gli amici.

Comunque, chiunque sia stato il vero inventore dei coriandoli ha avuto una grande idea perché i piccoli dischetti colorati donano allegria e felicità durante il Carnevale!



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