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Chiara Ferragni come una Madonna: il Codacons la denuncia per blasfemia. Ma il presidente non sa che è un progetto artistico

Chiara Ferragni come una Madonna: il Codacons la denuncia per blasfemia. Ma il presidente non sa che è un progetto artistico

L'imprenditrice digitale è la protagonista di un artwork dell'artista Francesco Vezzoli per Vanity Fair Italia. "Non è una provocazione, ma una grave mancanza di rispetto per i cristiani, per l'intero mondo religioso e per l'arte in genere", scrive il Codacons.

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Chiara Ferragni blasfema, al punto da essere denunciata dal Codacons per offesa al sentimento religioso. La colpa dell'imprenditrice digitale stavolta sarebbe quella di aver prestato il volto a uno degli artisti contemporanei italiani più apprezzati al mondo, Francesco Vezzoli, per una immagine pubblicata sull'edizione italiana di Vanity Fair. Nell'artwork che accompagna l'intervista, la 33enne appare come una moderna Madonna con bambino dipinta da Giovanni Battista Salvi.

Arte insomma, si tratta di questo. Nello stesso numero sono altre le famose ritratte come personaggi simbolo da Vezzoli, che su invito del direttore di Vanity Fair Italia Simone Marchetti ha diretto l'intero giornale tutto dedicato alle donne: si va da Barbara D'Urso nei panni di Madame Jeanne Bécu, contessa du Barry, a Luciana Lamorgese Giovanna D'Arco fino a Emma Bonino diventata Mahatma Ghandi o Maria De Filippi come Maria I d'Inghilterra. Eppure è solo su Chiara Ferragni che è montata prima l'indignazione social, che ha portato il suo nome a diventare nel giro di poche ore un hashtag molto discusso, e poi a far partire l'intervento del Codacons. Il direttore di Vanity Fair Simone Marchetti e l'artista Francesco Vezzoli, contattati, preferiscono non commentare per non alimentare ulteriormente la polemica.

Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, difende l'azione dichiarandosi "convintissimo che nessuno debba fare questo tipo di strumentalizzazioni per soldi e speculazioni economica" ma quando gli si fa notare che l'immagine di Ferragni ritratta da Vezzoli fa parte di un progetto artistico pubblicato da Vanity Fair Italia che include anche altre donne e che non si tratta di pubblicità, ammette di non conoscere la pubblicazione nella sua interezza e fa riferimento al solo post pubblicato dall'imprenditrice su Instagram. "Il nostro gruppo di esperti ha ritenuto l'immagine blasfema", risponde spiegando che il caso è stato seguito da suoi collaboratori e non da lui in prima persona e aggiunge "se così fosse anche il giornale che si presta alla pubblicazione è responsabile".

L'esposto

"Presentiamo un esposto alla Procura della Repubblica e al Ministro dei beni culturali Dario Franceschini - si legge nella nota diffusa ieri dal Codacons - affinché intervengano su quella che non è una provocazione, ma una grave mancanza di rispetto per i cristiani, per l'intero mondo religioso e per l'arte in genere. L'immagine che raffigura la Ferragni nei panni di una moderna Madonna con bambino dipinta da Giovanni Battista Salvi detto il Sassoferrato sfrutta la figura della Madonna e la religione a scopo commerciale, essendo noto come la Ferragni sia una vera e propria 'macchina da soldi' finalizzata a vendere prodotti, sponsorizzare marchi commerciali e indurre i suoi follower all'acquisto di questo o quel bene".

Le reazioni

"Anziché indignarvi, pensate che, grazie a questo post avete imparato che questa opera è stata realizzata da Giovan Battista Salvi e si intitola "Madonna con bambino". Più arte per tutti", scrive un utente su Instagram sotto l'immagine di Vezzoli postata nei giorni scorsi da Chiara Ferragni. E sono moltissimi i commenti che difendono Ferragni dalle accuse del Codacons ma anche da quelle di diversi utenti che invece si dichiarano offesi dall'immagine. "Che squallore, altro che cultura, sfruttare immagini sacre per far parlare di sé, quanta prosopopea e insignificanza. Ma che valori può insegnare al figlio, a parte essere perennemente dietro a una telecamera? La vita è ben altro, soprattutto è oltre questa bolla di sapone, prima o poi, si infrangerà e capirà che non sono i soldi a rendere felici e nobili le persone. L'arte è tutt'altra cosa".

Fonte: Repubblica.it


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