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Caro benzina, in vacanza andremo a piedi (o in bicicletta): boom di prenotazioni

Caro benzina, in vacanza andremo a piedi (o in bicicletta): boom di prenotazioni

L’impennata dei prezzi di carburante ed energia rischia di mettere in difficoltà le vacanze degli italiani per la terza estate consecutiva. Ma a salvare il portafogli (e anche l’ambiente) sono i viaggi zaino in spalla.

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Alberghi, trasporti, ristorazione e shopping. Sono i quattro pilastri su cui poggia l’industria turistica italiana che da sola, fa il 7% del prodotto interno lordo. Merito del paese più bello del Mondo e dei suoi abitanti, secondi a nessuno per spirito di accoglienza. Che non si sa come, hanno retto all’impatto distruttivo di due anni e mezzo di pandemia. E che ora, ancora prima di avviare la stagione della “ripartenza definitiva”, dai propri alberghi, autobus, ristoranti e negozi stanno decidendo se chiudere definitivamente o mettere mano a liquidità che non hanno per pagare bollette e carburante raddoppiati. “E’ la guerra, bellezza”. E sopisce le rinnovate speranze di viaggio degli italiani. Ma non tutto è perduto. Se la benzina costa troppo, l’energia rincara i prezzi dei biglietti di treni, navi e aerei, se anche il bed and breakfast rischia di costare come un albergo a cinque stelle, in vacanza ci si può sempre andare a piedi. Oppure pedalando. E facendo bene al portafogli, alla salute e all’ambiente.


Gli italiani d’altronde, lo avevano già capito. Sin dal 2016, quando si iniziò a registrare un sensibile trend in ascesa dei viaggi scarponi ai piedi, zaino in spalla e notte in ostello lungo il tragitto. Letteralmente esplosi poi nella seconda estate pandemica, complice anche il boom di biciclette a pedalata assistita che consentono spostamenti più lunghi anche a chi non è allenato.

Fonte: Today.it


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